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B maschile

Il Bolghera comincia bene, ma poi Savigliano prende il largo

Comincia con una sconfitta casalinga l’avventura del Ks Rent Cercasì Bolghera nella doppia finale che assegna posto in serie A3. I ragazzi di Tait, impegnati per la seconda volta a Sanbapolis e per la prima volta in questa stagione davanti al proprio pubblico, avevano cominciato alla grande la sfida contro il Savigliano, ma poi sono calati sempre di più e non sono più riusciti a trovare le trame di gioco che li avevano trascinati fino a questo insperabile traguardo. I cuneesi hanno confermato di essere squadra molto compatta, che non è arrivata a sua volta alla finale per caso, organizzata in maniera impeccabile nella fase muro - difesa e dotata di un servizio velenoso in ogni rotazione. Contro un impianto così solido i nostri ragazzi hanno faticato e dopo un ottimo avvio non sono più riusciti a dare la svolta al match, perso con il punteggio di 1-3 (25-18, 20-25, 20-25, 17-25).
I numeri ci dicono che Savigliano ha attaccato meglio (44%-36%), ha raccolto un ace in più, ma soprattutto ha sbagliato molto meno (0-7 errori in attacco). Se il dato relativo al cambio palla (52%-60%) non rivela differenze decisive, ben più influente è quello riferito alle azioni break, che i piemontesi hanno concluso positivamente il 43% delle volte, contro il 19% del Bolghera.
Ora c’è una settimana di tempo per preparare la rivincita, dando fondo a tutto quello che è rimasto nel serbatoio.

La cronaca

Settetto base come previsto senza Alessandro Paoli per il Ks Rent, Roberto Bonifetto risponde con Vittone in regia, Ghibaudo opposto, Bossolasco e Dutto in banda, Gonella e Ghio al centro, Rabbia libero.
Dopo un inizio all’insegna degli errori (2-3) il Bolghera si sblocca e va avanti 5-3, grazie ad un errore piemontese e a Boesso, un vantaggio che dura poco, perché con Vittone in battuta il Savigliano realizza il contro-sorpasso, grazie ai contrattacchi di Bossolasco e Ghio (7-8). A questo punto l’equilibrio viene rotto dal turno al servizio di Bressan, che prima si inventa un ace corto sul libero, poi propizia una bomba di Boesso e ad un errore di Ghibaudo da posto-4 (11-8). Un ace corto, di nuovo sul libero, di Cristofaletti fa 14-10, un primo tempo di Bressan 16-11 e un muro di Cristofaletti valgono il rassicurante 19-13. La frazione è segnata, la fase break trentina gira decisamente meglio di quella cuneese e va a segno un’ultima volta con Hueller (22-16), velocizzando la fine della frazione, chiusa da un muro di Bressan sul centrale Gonella.

Purtroppo il cambio di campo segna una decisa svolta nel match. La seconda frazione inizia infatti in maniera poco felice: le battute del centrale Ghio mandano fuori giri il cambio palla di casa, che regala lo 0-2 (Boesso) e permette a Bossolasco e Gonella di esultare dopo una pipe e un muro. Sul 2-5 tocca a Ghibaudo fare male con il servizio e impedire ai padroni di casa di rialzarsi, puniti da una pipe di Bossolasco, da un ace su Thei (subito sostituito da Pedrolli) e da un attacco di Dotto (2-8). Poi infieriscono Gonella a muro su Bressan e Consolini, che commette un fallo al palleggio (3-11), tanto che il resto della frazione diventa una via crucis verso il 20-25 finale. Un piccolo colpo di coda il Ks Rent lo dà sul 10-16, quando Cristofaletti batte bene per tre volte, assecondato da Baratto e da due errori del Savigliano (13-16), poi fa un ultimo tentativo di riaprire la frazione con un altro ace di Bressan (18-22), che rimane però un episodio isolato.

Il rapido ko dovrebbe dare la sveglia ai nostri, che nella frazione successiva riescono a sistemare il cambio palla, ma questo non basta per prendere in mano il pallino del gioco, perché la fase break rimane deficitaria. In un modo o nell’altro il Savigliano toglie sempre il servizio agli orange al primo colpo e quando può piazza il proprio break, sfruttando l’ottimo lavoro della difesa, che non lascia cadere nulla. Il 2-3 arriva dopo un salvataggio mano-pavimento del libero, il 4-6 è un contrattacco del preciso Bossolasco, il 6-9 un ace dello stesso numero 4 piemontese su Pedrolli, che si fa bucare il palleggio. La situazione sembra sempre recuperabile, ma Consolini e compagni non trovano mai lo spazio per accelerare e sul 12-18 Vittone e compagni hanno già messo a segno sei break point contro zero dei trentini, tenuti a mala pena in piedi da Boesso e da due tocchi di Consolini. Sul 13-18 si apre improvvisamente un pertugio: Francesco Dutto atterra male da un salto e si procura una distorsione alla caviglia sinistra. La sua partita, e forse la sua finale, finiscono qui. Entra Garelli, un’opportunità per il Bolghera che infatti sulle prime riprende vigore, recuperando terreno con un ace di Cristofaletti, un muro di Bressan, un errore dello stesso Garelli e un muro di Baratto. Il tabellone indica 19-20, varrebbe la pena crederci, ma mancano le energie e la brillantezza dei tempi migliori. Due ace di Garelli su Pedrolli demoliscono psicologicamente il Bolghera, che poi incassa anche un muro di Gonella su Cristofaletti, condannandosi al 20-25 finale.

La quarta frazione non porta nulla di nuovo, e quindi di buono, agli arancioneri. L’avvio è la fotocopia di quello della seconda: due break piemontesi con le battute di Ghio, tre con quelle di Ghibaudo. Sull’1-7 si contano già tre ace incassati da Pedrolli, che, in duetto con Cristofaletti, si fa infilzare a ripetizione in zona-1. La giornata no dello schiacciatore arancione viene certificata da una pipe senza muro scagliata fuori dal campo (6-9), poi si blocca anche Boesso e si capisce che è finita. Sull’8-17 Tait inserisce Delladio per Cristofaletti, ma i break point restano una chimera e non rimane che attendere il 17-25 finale, esito inevitabile di un confronto fra due team che dal secondo set in poi hanno viaggiato a velocità di crociera differenti.

Il tabellino completo

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